Incuriosita dalla trama e dalla copertina, ho deciso di iniziare a leggere questo romanzo inglese, pubblicato in Italia da Garzanti nel 2020. Cercavo una lettura non troppo impegnativa e scorrevole e questa, tra le altre, mi è sembrata quella che potesse fare al caso mio.
Chi è Missy Carmichael
La protagonista, Millicent (Missy per gli amici), è una settantanovenne britannica che vive da sola nella sua grande casa di Londra. Il marito, Leonard Carmichael, professore e uomo di spicco nel panorama letterario londinese, purtroppo non è più al suo fianco come una volta: è ricoverato presso una casa di cura a causa di una brutta malattia, ma questo è un segreto che Missy non è ancora disposta a rivelare a nessuno.
La figlia minore, Melanie, è sposata a vive a Cambridge, ma non è in buoni rapporti con la madre a causa di un brutto litigio avuto diverso tempo prima. Invece il figlio maggiore, Alistair, si è trasferito in Australia insieme alla moglie e al piccolo Arthur. Missy è molto sofferente riguardo questa situazione: vorrebbe tanto sia rivedere il figlio e il nipotino, sia rappacificarsi con la figlia.
La protagonista negli anni si è creata come un guscio protettivo dal quale non riesce più a venire fuori: vive sola in una grande casa semivuota, fatica a mettere ordine nel solaio pieno di effetti appartenuti ai suoi genitori e a volte si rifiuta di uscire. In un certo senso ama questa sua solitudine, ma allo stesso tempo inizia a nutrire sentimenti di insofferenza.
È qui che entrano in gioco due persone che si riveleranno amiche preziose: Angela, giovane madre single con un figlio di nome Otis, e Sylvie, arredatrice e donna dinamica che però si rifiuta di volere una famiglia tutta sua. Saranno proprio loro che, grazie all’entusiasmo, alla pazienza e alla gentilezza, riusciranno a spronare Missy e a farle iniziare una nuova vita.
La coinvolgeranno nei loro progetti, nei loro eventi, e spesso si troverà a fare da babysitter anche a Otis, il quale diventerà come il nipotino che non ha mai potuto avere vicino. Sylvie intraprenderà un grande piano di rinnovamento della dimora di Missy, complice anche l’arrivo di Bobby, una cagnolina del tutto inaspettata alla quale la protagonista si affezionerà molto.
Grazie quindi alla vicinanza e all’amicizia di Angela, Sylvie e Denzil, un uomo dolce e simpatico conosciuto proprio durante una delle sue passeggiate a spasso nel parco con il cane, Missy troverà finalmente il coraggio di parlare, di chiarirsi con sua figlia e di rivelare finalmente la condizione di suo marito, un segreto che si era tenuta dentro per troppo tempo.
Sarà proprio grazie agli amici che inizierà la seconda vita di Missy Carmichael!
C’è sempre tempo per cambiare
Beth Morrey ci propone un romanzo intenso, scrivendo in prima persona e facendoci entrare direttamente nella mente della protagonista. Riusciamo quasi a percepire i sentimenti e le frustrazioni di Missy. La scrittura è scorrevole e la storia scivola via in un battibaleno, a dispetto delle sue 333 pagine.
È un libro che parla di solitudine, di amicizia con la A maiuscola, di generosità e di come gli incontri inattesi spesso possano regalarci delle nuove possibilità. Missy ci insegna infatti che non è mai troppo tardi per ricominciare, per sentirsi di nuovo vivi, nonostante le difficoltà.
L’opera d’esordio di Beth Morrey si rivela un romanzo in grado di far riflettere, ma anche di regalare momenti di piacevole relax e, a tratti, di umorismo. Una lettura perfetta per l’inverno, da sperimentare comodamente seduti sul divano, con una coperta e una bella tazza di tè fumante.
L’autrice: Beth Morrey
La londinese Beth Morrey ha debuttato come scrittrice nel 2020, qualche tempo dopo aver avuto l’ispirazione per “Saving Missy“, titolo originale del romanzo, mentre passeggiava in un parco e chiacchierava con i suoi frequentatori abituali.
Prima del successo raggiunto con la storia di Millicent, Beth Morrey è stata per molto tempo Creative Director of Development presso la rete RDF Television; oggi si definisce una produttrice freelance e scrive a tempo pieno.
Beth racconta di aver lavorato al suo primo libro fin da quando era ventenne, cimentandosi con una rilettura del personaggio di Winifred Banks, dal celebre romanzo di Pamela Lyndon Travers e film Disney “Mary Poppins“, poi rimasta chiusa in un cassetto. Lei dice che probabilmente è meglio così, ma chissà… forse un giorno deciderà di rispolverarla!