Stefania Bertola - Le cure della casa - Einaudi

I sogni son desideri di felicità: “Le cure della casa” di Stefania Bertola

Eccoci giunti all’ultima recensione libresca prima della pausa estiva. Oggi ti racconto “Le cure della casa”, il nuovo romanzo di Stefania Bertola, pubblicato da Einaudi nell’ottobre del 2021. 

Non avevo mai letto nulla di questa autrice torinese e, avendone sempre sentito parlare molto bene, finalmente mi sono decisa anche io. Quella che ho trovato è una storia brillante e ironica, che strappa più volte una sana risata. Eh sì, perché la Bertola ha un modo di raccontare così spontaneo, che sembra di parlare con una cara vecchia amica che ti dice esattamente le cose come stanno, senza tanti giri di parole. Un libro scorrevole e molto piacevole, perfetto se sei alla ricerca di una lettura distensiva da portarti in vacanza.

Stefania Bertola - Le cure della casa - Einaudi

Una casalinga detective

Lilli Tempesti ha quasi cinquant’anni, vive a Torino, e ha purtroppo perso il suo lavoro di addetta del personale in una ditta tessile. Ma questo non la scoraggia perché finalmente potrà realizzare il suo sogno segreto: quello di essere una casalinga! Eh sì, perché ora che la sua domestica si è licenziata e zia Mariangela le ha lasciato in eredità una bella casa a Bologna, non ha altri motivi per cercare un nuovo lavoro.

Mi sono stufata di lavorare, lo faccio da quando avevo sedici anni […]. Lavoro da trentadue anni e non l’ho mai trovata una cosa così esaltante. Utile, certo, perché mi consentiva di avere dei soldi miei, ma adesso a tutto questo ha provveduto zia Mariangela. Ora però si tratta di farlo capire a Francesco, che sembra sconvolto all’idea. Una moglie casalinga? Leggo un accenno di panico nel suo sguardo.

Stefania Bertola – Le cure della casa

Oltre al marito Francesco, anche la figlia Iris e la madre sono piuttosto preoccupati e sconvolti dalla scelta di Lilli, ma lei è irremovibile, niente e nessuno le farà cambiare idea. Ed è così dunque che inizia a occuparsi delle faccende domestiche e a riportare su un taccuino alcuni consigli utili e pratici da tramandare alla figlia che studia a Venezia e che vive con alcune coinquiline in un appartamento fatiscente. 

Ma un giorno, durante le consuete pulizie, a Lilli torna in mente Noemi, la sua migliore amica e compagna di banco alle scuole elementari. Chissà che fine ha fatto? Perché si sono perse di vista? 

Noemi, croce e delizia, la mia amica del cuore alle elementari. Noemi era proprietaria di sei Cicciobelli e, come madre di sei figli, era organizzatissima. Aveva carrozzine, passeggini, pentole, piatti, cucinette, fasciatoi, montagne di vestitini. Camera di Noemi era un’anticipazione di Expert o Trony. Non esisteva elettrodomestico versione sette anni che lei non possedesse.

Stefania Bertola – Le cure della casa

Lilli si mette in testa di volerla ritrovare a tutti i costi, d’altronde chi meglio di lei potrebbe darle qualche utilissimo consiglio sulle cure della casa? Ma la faccenda sembra più complicata del previsto. Con l’aiuto di un ex-fidanzato disperato per la fine della loro relazione e un paio di amiche strampalate, Lilli condurrà un’indagine che la porterà fino in Liguria: riuscirà finalmente a ritrovare la sua amica e a capire i motivi della sua scomparsa improvvisa?

Personaggi sgangherati e dove trovarli

Come accennavo in precedenza, “Le cure della casa” è sicuramente un romanzo scorrevole e molto piacevole, in questo momento avevo proprio bisogno di una lettura distensiva, in grado di liberare la mente. Lo stile narrativo della Bertola è fluido, senza fronzoli, la protagonista diventa un’amica con la quale farsi due risate davanti a una bella tazza di caffè. Perché Lilli è davvero un personaggio autoironico e divertente, non mi capita spesso di ridere durante la lettura di un libro e qui, invece, mi è successo più volte.

La narrazione in prima persona aiuta molto a immedesimarsi nel suo personaggio e nella sua vita e i suoi consigli domestici sono fantastici: che fine hanno fatto le tanto amate pattine che si usavano in casa delle nonne? Per quale motivo è indispensabile usare la naftalina durante i cambi di stagione degli armadi? Come organizzare al meglio la dispensa della cucina? Questi sono solo alcuni interrogativi ai quali Lilli cerca di rispondere. Non potrai non amare lei con tutta la sua sgangherata famiglia e rete di amicizie! I personaggi che ho preferito in assoluto sono le sue due amiche: una fissata con la linea, che al McDonald’s ordina solo insalate ed è madre di quattro figli avuti con quattro uomini diversi, e l’altra con la repulsione per i bambini che si ritrova invaghita di un uomo che ne ha ben tre adottati!

Una storia torinese brillante e intelligente

Prima di iniziare a leggere il libro, avevo un po’ timore che la storia fosse troppo incentrata sulle cure della casa e potesse risultare a tratti noiosa, invece non lo è per niente! Gli appunti sono disseminati qua e là e si integrano perfettamente con la narrazione, senza appesantirla. Il romanzo, inoltre, è ambientato in buona parte a Torino ed è stato molto piacevole ritrovare nelle descrizioni la mia città, mi sono sentita a casa: sicuramente un altro punto a favore di questo romanzo. 

“Le cure della casa” è una storia ben scritta che ci porta anche a riflettere sugli stereotipi e pregiudizi: siamo spesso portati a pensare che le donne che non lavorano e che si occupano “solo” di essere madri e mogli abbiano qualcosa in meno di quelle in carriera. La storia di Lilli ci dimostra che non è così, che ognuno è libero di decidere cosa è meglio per sé, pur andando contro le opinioni degli altri. Lei è una donna che ha scelto di essere una casalinga, una scelta impopolare, ma che lei porta avanti con grande orgoglio e convinzione. Forse avremmo tutte bisogno di più Lilli nella nostra vita.

L’autrice è riuscita a coniugare sapientemente umorismo e sentimento e il suo romanzo è un intreccio di tre diversi generi letterari: un po’ commedia, un po’ giallo e un po’ manuale di economia domestica. Mi è piaciuto molto lo stile narrativo spontaneo, ironico e conviviale che mi ha ricordato un po’ alcuni romanzi di Alessia Gazzola, in particolare quelli della serie de “L’allieva”, ma anche “Un tè a Chaverton House”, di cui ho scritto qui qualche tempo fa. Da buona amante dei gialli, la mia parte preferita però è stata quella dedicata all’indagine e devo ammettere che anche il finale è stato una piacevole sorpresa! 

L’autrice

Traduttrice, sceneggiatrice e autrice radiofonica, Stefania Bertola è nata a Torino nel 1952 ed è oggi tra le più stimate e prolifiche autrici di romanzi italiane. Una scrittrice capace di miscelare grazia, umorismo e senso del surreale, che scrive di donne vere, con i loro pregi e i loro difetti, alle quali fa spesso da sfondo la città di Torino.

Stefania Bertola

Prima di esordire nella letteratura ha lavorato diversi anni nella casa editrice Einaudi come traduttrice dall’inglese. La sua opera di traduzione è proseguita per decenni e comprende molti autori, tra i quali Philip Roth e Ian McEwan e spazia in tutti i generi, dalla saggistica alla fantascienza.

A partire dal 1989, ha pubblicato numerosissimi romanzi con diverse case editrici tra cui Longanesi, Salani ed Einaudi: “Luna di Luxor”, “Se mi lasci fa male” (1997), “Ne parliamo a cena” (1999), “Aspirapolvere di stelle” (2002), “Biscotti e sospetti” (2004), “A neve ferma” (2006), “La soavissima discordia dell’amore” (2009), “Il primo miracolo di George Harrison” (2010), “Romanzo rosa” (2012), “Ragazze mancine” (2013), “Solo Flora” (2016), “Ragione & Sentimento” (2017), “Divino amore” (2019), “Via delle magnolie 11” (2020), “Le cure della casa” (2021). 

Nel 2014 Stefania Bertola è arrivata in finale al Premio Internazionale Lattes Grinzane, un premio letterario internazionale rivolto a opere di narrativa italiana e straniera edita in Italia.

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