Alessia Gazzola è tornata in libreria! Questa volta si è distaccata dai suoi personaggi seriali per regalarci una nuova protagonista di una storia autoconclusiva.
Personalmente, ho adorato la serie de “L’allieva” e Alice Allevi mi è rimasta nel cuore (se non l’hai ancora fatto, ti consiglio di recuperare tutti i romanzi della serie!). Ironica, buffa, combinaguai, Alice è un personaggio di cui non puoi non innamorarti, come d’altronde accade per tutte le donne nate dalla penna di Alessia. Io ho letto quasi tutti i suoi libri, e anche con Costanza e Lena ho avuto subito quella sensazione di feeling che provi quando ti trovi a tuo agio con una persona, pur avendola appena conosciuta.
La Gazzola ha la capacità di parlare e di descrivere figure femminili in cui è spesso facile immedesimarsi: con Angelica, la protagonista di “Un tè a Chaverton House”, succede la stessa cosa.
Una nuova protagonista femminile
Angelica è una ragazza ventisettenne nata e cresciuta in quel di Milano. Laureata in Lingue e Letterature straniere, con una grande passione per la preparazione dei lievitati, si diletta nell’insegnamento ma sembra non essere soddisfatta né del suo lavoro né della sua vita sentimentale.
Si è infatti da poco lasciata con il suo storico fidanzato e ha decisamente bisogno di dare un taglio alla sua vecchia vita. Non sa ancora bene cosa vuole davvero, vive una fase in cui è alla ricerca del suo posto nel mondo e per questo è considerata la pecora nera della famiglia, a dispetto dei suoi due fratelli: uomini affermati e di successo.
La svolta arriva dalla zia Edvige che si è impuntata di voler scoprire la verità su suo padre e sul perché non abbia mai fatto ritorno a casa, una volta finita la guerra. Le indagini portano Angelica nel Dorset, e precisamente a Chaverton House, un’antica dimora nella campagna inglese: è qui infatti che il suo bisnonno pare abbia trascorso diversi anni, in qualità di bracciante. Ed è qui che Angelica incontra anche Alessandro Almirante, il bel tenebroso estate manager della tenuta.
Alessandro nasconde un passato piuttosto travagliato e per questo si cela spesso dietro la maschera di uomo schivo e riservato, ma sarà proprio lui ad aiutare Angelica nelle sue ricerche e a scoprire finalmente la verità sul bisnonno. Quello che doveva essere un semplice e breve soggiorno inglese, si tramuta per Angelica in un vero e proprio nuovo stile di vita, seppur pieno di interrogativi: riuscirà, anche grazie ai suoi deliziosi dolci, a fare breccia nel cuore del misterioso Alessandro?
Dio salvi la Regina
Il romanzo è irrorato di atmosfere british che ricordano molto i racconti di Jane Austen, tant’è che nel libro si fa anche riferimento al suo famoso “Orgoglio e Pregiudizio”. Gli amanti del genere quindi adoreranno sicuramente anche Chaverton House. Quest’ultima, così come l’atmosfera che si respira nelle campagne inglesi, è descritta con particolare cura dei dettagli e ciò permette al lettore di immedesimarsi completamente nella storia.
Sembra quasi di potersi aggirare davvero all’interno delle stanze della tenuta o di sentire il profumo dei cornetti che Angelica sforna praticamente ogni giorno!
Siamo tutti un po’ Angelica
Il romanzo è scritto in prima persona ed è Angelica che racconta l’intera vicenda dal suo punto di vista. Lo stile di narrazione è scorrevole, pulito, senza fronzoli: una storia che si legge letteralmente tutta d’un fiato. Potremmo definirla una commedia romantica che sfuma un po’ nel genere del giallo e del mistery: Angelica infatti veste i panni della “detective” in cerca della verità sul suo bisnonno ma allo stesso tempo è un personaggio ironico, a tratti buffo, che ti strapperà sicuramente un sorriso. È imprecisa, sbadata, a volte anche impulsiva, come spesso accade a molti di noi, per questo è così facile volerle bene.
Si dice che per capire se un libro piace o meno è necessario leggerne le prime 10/20 pagine, e quindi direi che un buon inizio è decisamente importante. L’incipit di questo romanzo è davvero carino e simpatico e mi ha quindi subito invogliata a proseguire nella lettura.
Ricorda l’inizio de “La bella addormentata nel bosco” e, con una nostalgica delle fiabe come me, ha fatto subito centro!
Le storie ci salvano
Alessia Gazzola afferma di aver scritto “Un tè a Chaverton House” in soli 30 giorni, durante il primo lockdown avvenuto nella primavera del 2020. Era una sorta di racconto a puntate, ogni sera inviava un capitolo alla mamma e a un gruppo di sette amiche. Era diventato un appuntamento quotidiano semplice ma in grado di portare conforto, un modo per sentirsi vicine nonostante la lontananza e il difficile periodo che stavamo vivendo.
“Se mai ce ne fosse stato bisogno, quest’esperienza mi ha dimostrato che le storie uniscono”, racconta l’autrice nella prima pagina del libro. “Le storie creano un legame tra le persone. Le storie consolano e a volte, in momenti eccezionali, per quanto semplici e senza pretese possano sembrare, le storie salvano dai brutti pensieri”.
A distanza di un anno, da quei capitoli scritti quasi per gioco, è nato quello che è diventato poi un vero e proprio romanzo, pubblicato dalla casa editrice Garzanti nel marzo 2021.
L’autrice
Alessia Gazzola è nata a Messina nel 1982. Dopo gli studi classici, si è iscritta alla facoltà di Medicina dove si è poi specializzata come medico legale. Sposata e mamma di due bimbe, si è trasferita a Verona per seguire il marito, anche lui medico.
La scrittura per lei è sempre stata una grande passione e, da hobby, si è trasformato in un vero e proprio lavoro a tempo pieno. La sua carriera come scrittrice è iniziata nel 2011 con la pubblicazione del suo primo romanzo “L’allieva”. Il libro ha avuto talmente tanto successo che ha segnato l’inizio delle avventure di Alice Allevi, una buffa e sbadata specializzanda in medicina legale (ormai siamo a quota 7 libri!), da cui è stata tratta anche una serie tv.
Alessia è autrice anche di altri due romanzi seriali che hanno come protagonista Costanza Macallé, “Questione di Costanza” e “Costanza e buoni propositi”, e di due storie autoconclusive: “Non è la fine del mondo”, uscito per Feltrinelli nel 2016, e “Lena e la tempesta”, pubblicato nel 2019 da Garzanti.