“Qualcuno che conoscevo” è il romanzo d’esordio della scrittrice eporediese Francesca Mautino, uscito a gennaio 2024 per la casa editrice Longanesi.
Metti una mamma di tre gemelle che, mossa dalla curiosità, si mette a indagare su una ragazza scomparsa, in una città come Torino, che da sempre cela segreti e misteri… potevo mai lasciarmelo sfuggire? Certo che no!
Una detective per caso
Valentina è una trentenne torinese, mamma di tre bellissime quanto vivaci bambine: Carlotta, Emilia e Anna. D’altronde, se di cognome fai Bronti, puoi mai non approfittarne per chiamare le tue figlie come le celebri sorelle Brontë?
Al momento, la vita della nostra protagonista è tutt’altro che rosea: ha deciso di mettere in stand-by la sua carriera lavorativa e il rapporto con il compagno Marco non è certo dei migliori, tanto che ormai si è ritirato a dormire in una sorta di sgabuzzino.
Insomma, tenere alto l’umore non è certo facile per Valentina che, per non farsi mancare nulla, un giorno viene convocata a scuola dalla preside perché le sue tenere figliole hanno tentato la fuga coinvolgendo la piccola Agnese, una loro compagna di classe. Davanti alla direttrice c’è anche la mamma della bimba, Chiara Barberis, che subito lascia in Valentina una strana impressione. Pochi giorni dopo, infatti, scopre che quella donna così altezzosa e severa è la sorella di Elisa, ragazza scomparsa a Torino dieci anni prima, di cui non si è mai più saputo nulla.
E così che Valentina, mossa dalla curiosità e dalla possibilità di trovare una via di fuga dalla solita routine, decide di iniziare a indagare vestendo i panni di un’improvvisata e caparbia investigatrice. Aggirandosi tra le vie della città, intrufolandosi in misteriose ville e interrogando alcune delle persone più vicine a Elisa, scoprirà una storia fatta di ombre e bugie, ma sarà anche e soprattutto l’occasione per scoprire qualcosa in più su sé stessa.
Un romanzo frizzante dalle tinte gialle
L’esordio di Francesca Mautino è frizzante, scorrevole e coinvolgente e, pur ricadendo nel genere del giallo, tratta anche altri temi importanti quali i legami familiari, le peripezie della maternità e il rapporto con noi stessi. Un romanzo che ho trovato davvero molto gradevole per lo stile fresco e leggero, senza però essere banale né frivolo.
Francesca ci regala una protagonista che ci narra le vicende in prima persona, che con curiosità e tenacia indaga per scoprire cosa è successo davvero a Elisa e soprattutto perché tutti sembrano aver smesso di cercarla. L’indagine diventa però qualcosa di più intimo, perché Valentina in qualche modo mette a nudo anche se stessa, svelandoci più aspetti della sua personalità. Una protagonista che appare bizzarra e svagata, ma che vive un periodo piuttosto complicato e fatica a riconoscersi, quasi fosse alla ricerca del suo posto nel mondo. Insomma un romanzo che, come dicevo in precedenza, può sembrare leggero ma che in realtà offre parecchi argomenti su cui riflettere.
Per certi aspetti Valentina mi ha ricordato Alice Allevi, la protagonista della fortunata serie di libri “L’allieva” di Alessia Gazzola, da cui poi è stata tratta una serie TV trasmessa su Rai 1. Così come Alice, anche Valentina vive una tormentata storia d’amore e sembra sempre infilarsi in qualche pasticcio. Entrambe sono ironiche e autoironiche, riuscendo spesso a strappare più di una risata nel lettore. Sono caparbie e determinate nel portare a termine le proprie ricerche da detective improvvisate, ma allo stesso tempo nascondono anche alcune fragilità. Sono tutt’altro che eroine, sono donne comuni in cui è possibile riconoscersi e con cui si riesce a entrare subito in empatia.
Un altro elemento che mi è piaciuto del romanzo di Francesca è sicuramente l’ambientazione. La città di Torino non funge solo da sfondo alla storia, ma ne è parte attiva e integrante. Chi vive qui sicuramente apprezzerà ancora di più “Qualcuno che conoscevo” perché leggendolo potrà perdersi per le vie della capitale sabauda, ritrovare locali conosciuti (anche se alcuni nomi sono stati modificati dall’autrice), ricordare gli anni dell’università e lasciarsi ammaliare dall’atmosfera magica e misteriosa che si respira.
Ideale come lettura per l’estate che si avvicina, è consigliato a chi cerca un romanzo poco impegnativo, ma non superficiale. Agli amanti del giallo, ma anche a chi non apprezza particolarmente il genere perché potremmo definirlo un “cozy crime”, una storia cioè caratterizzata da mistero e ironia, in cui non si ritrovano la brutalità e la serietà del giallo puro o del thriller.
L’autrice
Francesca Mautino, sorella della nota divulgatrice scientifica Beatrice, è nata a Ivrea nel 1983. A sei anni ha impiegato un’intera estate per leggere “L’isola del tesoro”, il primo vero romanzo che le fosse capitato tra le mani, e da allora non ha più smesso.
Ha frequentato la scuola Holden e in seguito si è laureata in Storia e Critica del Cinema. Dopo l’università ha scritto per la televisione, ha lavorato in un ufficio stampa, ha fatto l’insegnante a Londra e si è occupata di comunicazione per una grande azienda. Attualmente vive a Torino con il compagno e i due figli gemelli.
A gennaio 2024 è uscito il suo romanzo d’esordio “Qualcuno che conoscevo”, pubblicato con la casa editrice Longanesi.
Lo scorso 1° giugno abbiamo avuto il piacere di ospitare in libreria Francesca e il suo libro e, durante la presentazione, ci ha rivelato di star già lavorando a un seguito… incrociamo le dita per lei e speriamo di poterlo leggere al più presto!