Ilaria Tuti - Come vento cucito alla terra - Longanesi

“Come vento cucito alla terra”, il nuovo romanzo storico di Ilaria Tuti

Come vento cucito alla terra” è il nuovo romanzo di Ilaria Tuti, uscito per Longanesi nel maggio 2022. Dopo “Fiore di roccia”, che mi riprometto di recuperare al più presto, l’autrice friulana torna al romanzo storico con una vicenda passata sotto silenzio: la storia delle cosiddette Lady Doctors che, durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, aprirono il primo ospedale gestito da sole donne, a Parigi prima e a Londra dopo, per accogliere tutti i soldati feriti, di ritorno dal fronte.

Ilaria Tuti - Come vento cucito alla terra - Longanesi

Una storia dunque intensa e dolorosa, narrata da una delle penne più potenti e magnetiche che io abbia mai letto. Ho conosciuto Ilaria con il suo libro “Fiori sopra l’inferno”, il primo della serie con protagonista il commissario Teresa Battaglia, e da allora non l’ho più lasciata! Bravissima come autrice di gialli, si conferma una certezza anche nei romanzi storici.

Una coraggiosa impresa

Siamo negli anni della Prima Guerra Mondiale e alle donne è vietato esercitare la professione medica. Caterina Hill, detta Cate, opera clandestinamente come ostetrica e chirurgo nei sobborghi più malfamati della capitale britannica. Cate ha una situazione familiare difficile alle spalle e una bambina piccola a cui badare, e quel lavoro è tutto ciò che ha. Ma le cose stanno per cambiare.

L’incontro fortuito con due donne determinate e coraggiose rivoluzionerà per sempre la sua vita e quella di una società bigotta e retrograda. Flora e Louisa sono medici e sono più che mai determinate a spingere il loro sogno di emancipazione e uguaglianza oltre ogni confine. Ed è così che propongono a Cate di aprire il primo ospedale di guerra, gestito interamente da donne, a Parigi. 

Quando una notte ricevo una visita inattesa, comprendo di non rispondere soltanto a me stessa. Il destino di mia figlia, e forse delle ambizioni di tante altre donne, dipende anche da me. […] Partire con loro è un’impresa folle e necessaria.

Ilaria Tuti – Come vento cucito alla terra

Lasciare la figlioletta Anna, operare sotto il costante pericolo dei bombardamenti e superare l’iniziale reticenza dei soldati si rivela un’impresa piuttosto ardua. Sarà l’arrivo del capitano Alexander, ferito in battaglia, a portare il primo spiraglio di luce, non solo nella vita di Cate ma nell’intero ospedale. Piano piano medici, infermiere e soldati iniziano a collaborare e a diventare complici. Cate e le sue colleghe lavorano fianco a fianco, con passione e dedizione, e sono più che mai determinate a rimettere in piedi tutti i pazienti ricoverati.

Ogni cuore di uomo che Cate aveva avuto sotto i polpastrelli aveva lasciato un’orma indelebile in lei. Le aveva insegnato la potenza bruta della natura, la sua ferocia, ma anche la bellezza della rinascita dolorosa.

Ilaria Tuti – Come vento cucito alla terra

La rivoluzione è ormai in atto, tant’è che viene introdotta un’attività che nessun uomo avrebbe mai immaginato di poter praticare. Eppure, dopo un’iniziale reticenza, quella pratica così antica si rivelerà salvifica per la maggior parte dei soldati. 

Storia e un pizzico di sentimentalismo

Cate e Alexander sono due protagonisti assolutamente indimenticabili, così come lo sono molti dei personaggi “secondari”. Seppur la narrazione sia in terza persona, si riescono a percepire chiaramente i loro pensieri e le loro emozioni. Il rapporto che si viene a creare tra loro è molto bello ed emozionante, anche se all’inizio un po’ burrascoso. L’unica nota un po’ stonata è che si percepisce quasi immediatamente che ci sarà una liason sentimentale, forse avrei preferito non accorgermene fin dalle prime pagine! A parte questo, ho amato profondamente la loro storia e soprattutto la vicenda di queste donne così caparbie e determinate, disposte a mettere a repentaglio la loro stessa vita pur di difendere i propri ideali e la propria professione.

Mi piace molto scoprire storie sconosciute e/o dimenticate ed è per questo che adoro quando qualche autore riesce così bene nell’intento. Io non sono una grande appassionata di romanzi rosa però qui il legame amoroso non stona, anzi va forse un po’ ad alleggerire quella che altrimenti sarebbe stata una vicenda troppo cupa e dolorosa. Inquadrare dunque questo libro in un unico genere sarebbe riduttivo: potremmo definirlo un romanzo storico al femminile, ma non solo, condito con un pizzico di sentimentalismo.

Ilaria Tuti ha la capacità di raccontare le storie con una tale poesia e un tale fascino che è davvero impossibile staccarsi dalle sue pagine. Il suo è un talento riscontrabile sia nei gialli che nei romanzi storici. Posso quasi affermare che sia una delle mie autrici italiane preferite!

Cucire ferite, riparare cuori 

Che dire del titolo di questo romanzo? Uno tra i più belli ed evocativi che abbia letto finora! L’atto del cucire non è solo quello pratico delle dottoresse, ma ha un senso più profondo: quello di cercare di correggere il destino. All’interno dell’ospedale non si riparano solo i danni di guerra ma si vogliono ricucire le ferite più profonde, quelle dell’animo. Lo fanno le infermiere e le chirurghe, supportando psicologicamente i soldati, ma soprattutto lo fanno questi ultimi quando, grazie all’arte del ricamo, mettono insieme non solo i pezzi di stoffa ma anche le loro stesse vite, quelle vite spezzate che devono essere ricucite insieme: un procedimento che richiede calma e dedizione.

Rammendare ferite, riparare cuori sono fili della stessa ribellione che parte proprio all’interno di quell’ospedale così unito e rivoluzionario. Sono donne e uomini che insieme vogliono cercare di cambiare il mondo, mettendo al primo posto i propri diritti e le proprie libertà, contro tutti gli stereotipi e i pregiudizi: la libertà di essere donna e poter esercitare la professione di medico e quella di essere uomo e poter svolgere un’attività considerata solo appannaggio femminile. 

L’autrice

Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice.

Ilaria Tuti - Foto di Beatrice Mancini

Nel 2018 esordisce nella narrativa con “Fiori sopra l’inferno”, il primo romanzo della serie dedicata al commissario Teresa Battaglia, uno straordinario personaggio che ha conquistato editori e lettori in tutto il mondo. Nel 2019 esce “Ninfa dormiente, secondo titolo della serie. “Fiore di roccia” viene pubblicato nel 2020 e segna il suo esordio nella narrativa storica. Nel 2021 con “Luce della notte” e “Figlia della cenere” l’autrice torna alle storie dedicate a Teresa Battaglia. 

In quello stesso anno “Ninfa dormiente” viene candidato agli Edgar Awards e “Fiore di roccia” vince il Premio Letterario Rapallo. I suoi romanzi sono pubblicati in ben 27 paesi.

Presto potremo vedere la celebre profiler anche sul piccolo schermo: da pochi mesi infatti si sono concluse le riprese della serie televisiva “Fiori sopra l’inferno”, che dovrebbe andare in onda nella primavera del 2023. La serie è prodotta da Publispei & Rai Fiction e sarà trasmessa in prima serata su Rai 1. L’attrice Elena Sofia Ricci vestirà i panni di Teresa Battaglia.

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