Dopo la pausa natalizia, eccomi tornata su questi schermi per parlarti proprio di un libro sul Natale, che ho letto durante le festività. Si tratta di “Maledette feste” della scrittrice campana Isabella Pedicini, pubblicato da Fazi Editore: una commedia arguta e brillante sui rituali e le tappe obbligate che si ripetono puntualmente di anno in anno e che, spesso, ci sentiamo costretti a onorare con gioia e spensieratezza anche quando non ne avremmo proprio nessuna voglia!
Nightmare before Christmas
Agata ha quarant’anni, lavora in un museo d’arte contemporanea, è sposata con Bertrand e hanno due figli piccoli. Vive ormai a Napoli da anni, da quando ha deciso di lasciare il suo paesino in Irpinia per frequentare l’università.
Il trascorrere delle stagioni per Agata è scandito dalla rotazione rapida delle decorazioni nelle vetrine della cartoleria di zona a cui passa davanti ogni mattina, quando accompagna i bambini a scuola. Si sa, dagli allestimenti estivi a quelli rossi e scintillanti il passo è breve ed è così che la nostra protagonista si accorge di essere improvvisamente quasi arrivata a quel fatidico giorno, il Natale, con il suo carico di incombenze e aspettative.
Ora mi sento travolta dalla festività con il suo corredo di incombenze e costrizioni, ne percepisco la frenesia collettiva che non mi appartiene, vivo l’ansia della lista delle cose da fare. In più, sono vittima di un duplice senso di colpa: perché sono in una delle poche parti del pianeta in cui il Natale si può festeggiare senza essere vittima dei disastri mondiali e, allo stesso tempo, perché non ho lo spirito per onorarlo come andrebbe fatto.
Isabella Pedicini – Maledette feste
Quest’anno, sebbene sarebbe il turno di andare in Francia dalla famiglia di Bertrand, i quattro decidono di tornare nel paese natio di Agata perché la madre ha pensato bene di invitare l’intero parentado per una cena della Vigilia in pompa magna.
In occasione di questo santo Natale, mia madre ha deciso di radunare tutto il parentado in un inedito slancio di benevolenza. Quest’anno, per mia mamma è arrivato il grande momento di una rimpatriata, come quelle dei compagni del liceo, una sorta di raduno degli scout a casa nostra, o semplicemente un ritrovo di reduci e combattenti tra i nostri congiunti.
Isabella Pedicini – Maledette feste
Poco dopo aver messo piede nella casa dei genitori, succede però uno sconcertante e bizzarro imprevisto che costringerà Agata a doversi occupare di tutto: degli addobbi, della spesa, della gestione dei parenti e della sontuosa cena, proprio lei che, oltre a odiare le feste comandate, detesta anche cucinare! Riuscirà nell’impresa o verrà risucchiata dal vortice natalizio?
Un romanzo divertente, che invita a riflettere
“Maledette feste” è un romanzo originale e spassoso, solo in apparenza leggero, che invita a un’importante riflessione: siamo certi di vivere le festività natalizie come vorremmo o il nostro atteggiamento è frutto di imposizioni e aspettative sociali? Chi lo dice che il Natale vada sempre trascorso in maniera allegra e spensierata?
Quella della Pedicini è una storia che fa ridere e sorridere ma che, al tempo stesso, vuole un po’ liberarci dalle costrizioni, perché ognuno di noi ha il sacrosanto diritto di vivere le feste nello spirito che sente più affine in quel momento.
Personalmente, nonostante io adori il Natale e vorrei che fosse dicembre tutto l’anno, riconosco quanto, a volte, le aspettative sociali influiscano sui nostri comportamenti. Ci vengono i sensi di colpa se in quel periodo ci sentiamo tristi o se non siamo performanti quanto dovremmo. Spesso anche io mi rendo conto di quanta frenesia ingiustificata ci sia nell’aria. Il romanzo della Pedicini vuole essere un invito a rallentare, a fermarci un momento per apprezzare le cose e le persone che ci circondano, per cercare di vivere il vero spirito del Natale e delle feste tutte.
La prosa fluida e scorrevole, unita alla narrazione in prima persona – che io gradisco sempre moltissimo – la rendono una lettura godibilissima, non solo nel periodo natalizio ma anche in qualunque altro mese dell’anno. Agata, la protagonista, è cinica ma simpaticissima e anche il più estremo amante del Natale non potrà non empatizzare con lei.
Oltre a essere un romanzo sul Natale e sui legami familiari, potremmo definire “Maledette feste” anche un divertente manuale di sopravvivenza, adatto sia a chi ama le festività che a coloro che non vedono l’ora che queste finiscano. Il tutto condito con curiosità e leggende sul Natale che il padre di Agata sciorina, tra un capitolo e l’altro, alla stregua di un’enciclopedia e che permette così a noi lettori di conoscere fatti e aneddoti spesso poco conosciuti.
L’autrice
Classe 1983, Isabella Pedicini è nata a Benevento e attualmente vive a Napoli con il marito, la figlia e due jack russell. Insegna Storia dell’arte presso il Liceo classico Umberto I di Napoli ed è autrice di saggi sulla fotografia, cataloghi e testi di varia. Collabora anche con le riviste “Artribune” e “Arte”.
Nel 2012 è uscita la sua prima pubblicazione “Francesca Woodman. Gli anni romani tra pelle e pellicola” con la casa editrice Contrasto. L’anno successivo ha pubblicato “La camera incantata”, sempre con lo stesso editore. Nel 2018 e nel 2023 sono usciti altri due libri: “Vita ardimentosa di una prof” (Laterza) e “Saldamente sulle nuvole” (Contrasto). Con Fazi editore ha pubblicato “Ricette umorali” (2012), “Ricette umorali. Il Bis” (2015) e “Maledette feste” (2024).