Valentina Farinaccio - Non è al momento raggiungibile - Mondadori

Connessi, ma soli: “Non è al momento raggiungibile” di Valentina Farinaccio

A maggio 2022 è uscito per Mondadori “Non è al momento raggiungibile”, terzo romanzo della molisana Valentina Farinaccio. Confesso che il nome di questa autrice non mi era familiare ma poi un giorno, navigando su Instagram, mi sono imbattuta nella sua pagina e ho visto che promuoveva il suo ultimo libro. Attratta dalla copertina e dalle poche frasi della sinossi, ho messo istintivamente un like e ho deciso che sarebbe stato sugli scaffali della mia libreria.

Appena arrivato ho iniziato a sfogliarlo, e ricordo che l’incipit mi ha subito colpito. Una settimana dopo la sua uscita, eccomi lì a leggerlo, immersa completamente nella storia della protagonista, Vittoria, la cui vita potrebbe tranquillamente essere quella di molti di noi. 

Valentina Farinaccio - Non  al momento raggiungibile - Mondadori

Il romanzo mi è piaciuto molto, tanto che ho spesso fatto fatica a staccarmene. Una trama solo in apparenza semplice ma che in realtà offre tantissimi spunti di riflessione.

Cibo e social network

Vittoria ha quasi quarant’anni e una relazione finita alle spalle. Vive da sola a Roma, nel quartiere Portuense, in un appartamento in affitto. Dopo la fine della storia con il suo ex, Vittoria si è chiusa in sé stessa, in una bolla di solitudine che sembra inghiottirla sempre di più. L’unica cosa che le riesce bene è mangiare, fino quasi a stare male. Mangiare per colmare il vuoto che sente dentro, per una ferita che arriva da lontano e che fatica a rimarginarsi.

Mina mi chiede perché non mi fermo, se sto tanto male. Le rispondo che so di dovermi riempire fino a non avere più spazio per niente, e per nessuno. Solo quando sono colma, con le briciole che mi pungono le cosce, e una macchia di pomodoro all’altezza dello sterno, riesco a smettere di pensare.

Valentina Farinaccio – Non è al momento raggiungibile

L’unica persona con cui si confida una volta a settimana è Mina, la sua nutrizionista, che cerca di tirarle fuori i motivi del suo malessere e delle sue abbuffate.

Vittoria ha tentato di sfondare nel mondo del lavoro scrivendo di musica, la sua più grande passione, ma dopo anni di flop decide di spostarsi su Facebook, accompagnando i suoi post con qualche selfie. Quando però fa il passo successivo, creandosi un account anche su Instagram, basta uno scatto rubato ed equivocato perché inizino a pioverle addosso migliaia di like e di follower. Da quel momento le si aprono le porte per un nuovo lavoro, si ritrova a sponsorizzare cibo e diventa una vera e propria influencer, anzi #portuencer, prendendo spunto dal quartiere in cui vive.

In pochissimo tempo, arriva quello che sembra un impiego interessante e ben pagato, il lavoro che ha sempre sognato. La sua fame d’amore, però, rischia di mandare tutto all’aria e Vittoria si ritroverà di nuovo sola. Dopo l’ennesima batosta, riuscirà finalmente a trovare la strada giusta e a fare pace con sé stessa o ricadrà nelle vecchie brutte abitudini? 

Mina, sono venuta a dirle che ci so andare in bicicletta, ma che lo avevo dimenticato. E che chissà quante altre felicità ho scelto di non ricordare. Solo per poter fallire tranquillamente, e senza darmene la colpa.

Valentina Farinaccio – Non è al momento raggiungibile

Vita reale e mondo virtuale

Come ho scritto all’inizio, quella di Vittoria potrebbe essere la storia di molti di noi. Noi che oggi siamo totalmente immersi nei social network, che quasi ci dimentichiamo come si vive nel mondo reale. Che molto spesso ci nascondiamo dietro uno schermo per evitare di far vedere agli altri come siamo realmente. A volte è più facile parlarsi attraverso un pc o uno smartphone che guardarsi negli occhi, perché non vogliamo far trapelare le nostre emozioni.

Sui social ostentiamo chi siamo e ciò che facciamo ma è poi davvero questa la vita vera, quella che mostriamo anche nel mondo reale? O è pura finzione? 

Vittoria fotografa il cibo che è chiamata a pubblicizzare, ma l’unica cosa che spesso si vede in quelle foto è, oltre al cibo, solo una parte del suo volto, non compare mai a figura intera. Nasconde il suo malessere, non vuole mostrarsi agli altri per quella che è realmente: una persona in sovrappeso che si abbuffa in continuazione. Sui social è solo la ragazza che si fa i selfie con pizza, gelato o biscotti e nient’altro, nessuno conosce la sua vera storia. Le piovono addosso migliaia di like, è seguita da milioni di follower, ma è davvero questa la felicità?

Per un po’ sembra esserlo, ma poi il castello di carte inizia a crollare. Basta un piccolo errore per mandare tutto in frantumi. Ecco allora che i like improvvisamente spariscono e i follower si diradano. Vittoria cade in un baratro, sembra che ormai la sua esistenza non conti più nulla. 

Ma, come si dice, non tutti i mali vengono per nuocere e nuove opportunità possono spalancarsi anche quando tutto sembra ormai perduto. Sta a noi riuscire a coglierle e a cercare di trovare il lato positivo in ciò che ci accade, anche e soprattutto in quello che non avevamo previsto.

Una storia giovane e attuale

Ciò che mi ha colpito di questo romanzo è stata la sua storia, così fresca e soprattutto molto contemporanea. Come dicevo, è una trama solo in apparenza semplice, ma che mi ha lasciato davvero molto su cui riflettere. Viviamo in un mondo perennemente connesso, eppure la maggior parte delle volte ci sentiamo così soli! Ed è proprio quello che succede alla nostra protagonista, sempre con il viso chino sullo schermo e le dita che scrollano le pagine social alla spasmodica ricerca di like. 

Forse dovremmo imparare a staccarci un po’ e ricominciare a guardarci negli occhi. Ecco che allora il titolo del libro, “Non è al momento raggiungibile”, potrebbe quasi essere una provocazione, un invito ad allontanarci dagli schermi, a mettere in pausa i social per tornare a vivere la vita. 

La narrazione in prima persona è un altro degli elementi fondamentali in questa storia, perché permette al lettore di immedesimarsi completamente nella vita di Vittoria: sembra quasi di riuscire a comprendere davvero ciò che sente, ciò che pensa, le sue insicurezze, il malessere che la avvolge. La sua è una voce nitida, fluida, trascinante, una voce che cattura e da cui si fa fatica a staccarsi. Si entra subito in empatia con la protagonista, è impossibile non farlo, al punto che ti sembra di conoscerla da sempre. Durante la lettura ho alternato momenti in cui avrei voluto solo abbracciarla e consolarla e altri in cui avrei voluto urlarle di smuoversi e darsi una scossa, esattamente come farei con una cara amica.

Valentina in questo libro tratta diversi temi importanti, quali ad esempio il precariato, il mondo dei social network e i disturbi alimentari. Temi estremamente attuali, in cui molti giovani possono riconoscersi. Ma parla anche di riscatto e della fame di vita, quella vita che difendiamo con le unghie e con i denti, nonostante i dolori del passato e gli ostacoli che capitano sul nostro cammino.

L’autrice

Valentina Farinaccio è nata nel 1980 a Campobasso, in Molise, ma da molti anni vive a Roma. Nel 2016 ha esordito con il romanzo “La strada del ritorno è sempre più corta”, pubblicato da Mondadori, e ha vinto il Premio Kihlgren, il Premio Rapallo Opera Prima e il Premio Adotta un Esordiente.

Valentina Farinaccio - Non  al momento raggiungibile - Mondadori

Due anni dopo, nel 2018, è uscito il suo secondo romanzo, “Le poche cose certe”, che è stato finalista al Premio Chianti. Per Utet ha pubblicato inoltre, nel 2019, il libro “Quel giorno. Racconti dell’attimo che ha cambiato tutto”.

Attualmente collabora con “Il venerdì di Repubblica”, cura la rassegna “Prospettive d’autore”, dedicata alla letteratura contemporanea, ed è la coordinatrice delle attività culturali della biblioteca Moby Dick, a Roma.

Dopo aver letto “Non è al momento raggiungibile”, la domanda sorge spontanea: quanto c’è di autobiografico in questa storia? Valentina è Vittoria? Durante una presentazione del libro nella sua città natale, l’autrice non ha lasciato trapelare troppo e ha risposto così: “Ci ho messo dentro tutto quello che avevo urgenza di raccontare, è stato un romanzo faticoso e molto molto importante dal punto di vista emotivo”.

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