Camilla Boniardi - Per tutto il resto dei miei sbagli - Mondadori

“Per tutto il resto dei miei sbagli”: il romanzo d’esordio di Camihawke

Il 20 aprile 2021 è uscito in tutte le librerie, pubblicato da Mondadori, il primo romanzo della nota influencer Camilla Boniardi, in arte Camihawke, che su Instagram vanta ben 1.200.000 follower!

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Capelli rosso scuro e lentiggini, oltre alla sua bellezza Camilla buca lo schermo anche grazie alla sua simpatia. Sui social infatti è famosa per le sue battute, le sue disavventure e le “recensioni umili”, come lei ama definirle, di film, serie tv e prodotti di uso quotidiano.

Nata a Monza nel 1990, da piccola Camilla sognava di diventare medico ma, dopo la laurea in Giurisprudenza, si è resa conto di avere una sfrenata passione per il web.

Così ha iniziato a pubblicare i suoi primi video su Youtube e Facebook. Lo scorso aprile, poi, ha visto finalmente realizzarsi uno dei suoi sogni: scrivere e pubblicare un libro!

Quando ho iniziato a scrivere volevo rielaborare alcune emozioni che mi avevano segnato. Ma avevo bisogno di tempo. Non erano cose che volevo o potevo raccontare con la velocità e l’estemporaneità dei social. Sentivo la necessità di cambiare modalità di comunicazione, e soprattutto canale. Per questo ho scelto la carta, perché è un mezzo che ti costringe a prendere del tempo, non solo per scrivere ma anche per leggere”.

È nato così “Per tutto il resto dei miei sbagli”, una storia d’amore sofferta e bellissima in cui i protagonisti, Marta e Leandro, amano in maniera lenta e antica, con un approccio fatto di scambi e condivisione di pensieri e stati d’animo. Ma è un romanzo che parla anche di insicurezze, di sindrome dell’impostore e di come provare a gestire il giudizio degli altri.

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La venticinquenne Marta infatti vive ogni giorno in preda a un costante senso di inadeguatezza: anche le scelte più semplici, le decisioni più ovvie sembrano sempre un passo più in là delle sue possibilità. Trovare il modo per ovviare a quelle che ormai ritiene siano delle sue mancanze, diventa per lei quasi un’ossessione e la sua vita una ricerca continua di quell’immagine che gli altri hanno costruito su di lei. Nel suo difficile percorso verso una nuova consapevolezza, il tempo sarà però suo alleato. Perché la vita non è altro che una lunga battaglia contro la sindrome dell’impostore.

Marta e Camilla: i punti in comune

L’autrice stessa ha affermato che la storia d’amore tra i due protagonisti è molto simile a quella che vivono anche lei e il suo compagno, un modo di amare quasi d’altri tempi, in contrapposizione a una realtà che invece spinge sull’acceleratore. È un aspetto della sua relazione che ama molto e che quindi ha voluto regalare anche ai suoi personaggi. Un’altra similitudine è l’insicurezza e il senso di inadeguatezza che vive la protagonista. Come Marta, anche l’autrice alla sua età si sentiva persa: ha vissuto infatti un periodo di incertezza e non aveva le idee chiare su quale sarebbe stato il suo futuro. 

Per la protagonista del romanzo la chiave di svolta è l’incontro con Leandro perché quando si trovano le persone giuste, capaci di esaltare i tuoi pregi anziché le tue mancanze, allora si riesce a superare tutto. Camilla ha affermato che anche per lei è stato così: “È vero che la costruzione dell’autostima è un percorso personale, ma non si può negare che anche chi ti circonda ha un ruolo importante. Credo che nel mio caso, come in quello di Marta, la scelta di troncare alcuni rami secchi abbia permesso a quelli giusti di nascere e fiorire”.

Per scrivere questo suo primo libro, la Boniardi dichiara di aver tratto ispirazione da due dei suoi autori preferiti, Diego De Silva e Sally Rooney: dal primo ha cercato di trasmettere l’ironia che spesso si coglie nelle sue storie mentre dalla seconda la sua bravura nel raccontare di personaggi molto vicini alla sua vita.

La copertina di Giulia Rosa

La cosa che subito mi ha colpito di questo romanzo è sicuramente la sua splendida copertina, opera della giovane illustratrice Giulia Rosa. Su Instagram è nota con il profilo “Giuliajrosa” e io la seguo affascinata ormai da un bel po’ tempo. I suoi lavori raccontano storie autentiche, di gioia e dolore. Sono opere originali, quasi oniriche, a volte politicamente scorrette, che rispecchiano perfettamente la società e l’epoca in cui viviamo. Tra i suoi temi ricorrenti c’è sicuramente l’amore, che spesso viene affrontato in maniera tormentata. A mio parere, non poteva quindi esserci persona più azzeccata per illustrare la copertina di questo libro! 

Giulia stessa ha affermato: “Per me l’amore rappresenta il tutto. Poi io sono una romantica… nel senso letterale e tragico del termine. E quasi tutti i miei disegni nascono dal voler analizzare l’amore, dal volerlo sviscerare, spiegare, capire, devastare, frantumare, ricomporre. L’amore è l’unico sentimento che tutti possono capire, soprattutto quello non ricambiato“.