Beatrice Salvioni - La Malnata - Einaudi

Far sentire la propria voce: “La Malnata” di Beatrice Salvioni

La Malnata” è il romanzo della giovane scrittrice Beatrice Salvioni, pubblicato da Einaudi nel marzo 2023.

Per la prima volta il libro di un’esordiente italiana è uscito contemporaneamente in molti paesi europei: Francia, Spagna, Grecia, Repubblica Ceca, Turchia e Bulgaria e, entro la fine dell’estate, arriverà anche in Germania e negli Stati Uniti. In corso di traduzione in 32 lingue, diventerà presto una serie tv.

Insomma, di questo romanzo si è parlato moltissimo ancor prima della sua uscita e io non vedevo l’ora di poterlo finalmente leggere! Dando una scorsa alla trama, avevo già capito che aveva tutti gli ingredienti per diventare uno dei miei libri del cuore e, infatti, non mi sbagliavo.

La forza dell’amicizia

Nella provincia padana oppressa dal Fascismo, due adolescenti cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha il fascio e il tricolore appuntati sulla camicia. Da questo tragico episodio ha inizio l’intera storia, raccontata a ritroso da Francesca, dodicenne di famiglia borghese che, ogni giorno, osserva una sua coetanea giocare sulle rive del Lambro. 

Francesca è totalmente affascinata da questa ragazzina dai piedi nudi, con i vestiti sporchi e le ginocchia piene di tagli e graffi che gioca con i maschi. Si tratta di Maddalena, ma tutti in città la chiamano La Malnata perché dicono che sia una strega, che porti sfortuna.

Beatrice Salvioni - La Malnata - Einaudi

Maddalena è così diversa da lei, ma forse proprio per questo sogna di diventare sua amica, di avere un po’ di quella libertà che invece le viene continuamente negata dalla famiglia, bigotta e ipocrita, che pensa solo ad andare a messa la domenica e a salvare le apparenze.

Nel mondo della Malnata si gareggiava a farsi graffiare dai gatti e il dolore si leccava via insieme al sangue. Era un mondo in cui non si poteva giocare a far finta di essere qualcosa che non eri e si parlava coi maschi guardandoli negli occhi. La osservavo ferma sull’orlo, il suo mondo, pronta a scivolarci dentro. E non vedevo l’ora di cadere.

Beatrice Salvioni – La Malnata

Sarà l’episodio di un furto a farle finalmente incontrare davvero per la prima volta e a renderle complici. Da quel momento, niente sarà più lo stesso per entrambe. La loro diventerà un’amicizia indissolubile e sarà proprio grazie a quel fortissimo legame che troveranno il coraggio di far sentire la propria voce, di denunciare le ingiustizie, la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile.

Con lei, Francesca imparerà inoltre che le parole hanno un certo peso e possono ferire.

“Le parole sono pericolose se le dici senza pensarci.”
“Sono solo parole”, cercai di ridere perché la sua faccia cominciava a farmi paura e non volevo litigare. 
Ma lei mi fissava: “Non lo sono mai”

Beatrice Salvioni – La Malnata

Personaggi indimenticabili

Quello di Beatrice entra di diritto nella lista dei libri più belli letti negli ultimi anni. Lei è giovanissima, ma dimostra una maturità e una padronanza di linguaggio da rendere difficile credere che questo sia davvero il suo romanzo d’esordio.

Lo stile narrativo è fluido, magnetico, ci si innamora di ogni singola frase. Le descrizioni che fa dell’ambiente e dei personaggi sono accuratissime, che quasi ti sembra di riuscire a sentire gli odori dei luoghi, i pensieri di coloro che in quei luoghi si muovono.

Maddalena e Francesca sono due protagoniste bellissime, ognuna a suo modo. L’una è la forza dell’altra, impossibile separarle. Tutte e due nascondono un segreto, che le rende unite e complici, riescono a comprendersi come nessun altro riesce a fare. Francesca grazie a lei trova la forza di uscire fuori dal guscio, di disobbedire, di ribellarsi ai suoi genitori. Allo stesso tempo la Malnata riesce ad aprirsi e a rivelare finalmente anche le sue fragilità. Entrambe scoprono un corpo che sta cambiando, nel delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Due protagoniste a cui ci si affeziona, difficili da dimenticare.

Oltre a Francesca e Maddalena, ci sono altri due personaggi che rimarranno impressi nei miei pensieri: il fruttivendolo Tresoldi e il figlio Noè. Il primo apparentemente ruvido e scorbutico, il secondo intimorito dal padre, ma profondamente gentile e di buon cuore. Entrambi saranno fondamentali nella vicenda e nella vita delle due ragazze. 

Ho amato molto anche il rapporto che c’è tra Francesca e suo papà. Lui è un uomo che rispetta le regole e le convenzioni sociali, che non vuole contraddire la moglie, che si comporta come un uomo di quell’epoca dovrebbe comportarsi. Allo stesso tempo però è anche un padre di mentalità più aperta, con cui Francesca spesso si confida. Un legame che mi ha ricordato un po’ quello tra Oliva Denaro e il papà, nel romanzo di Viola Ardone.

L’amica geniale e Oliva Denaro

“La Malnata” è un romanzo di formazione meraviglioso che, per certi aspetti, mi ha ricordato molto le protagoniste di Elena Ferrante e di Viola Ardone. Le epoche in cui sono ambientati sono diverse, certo, eppure in tutti e tre i romanzi le protagoniste si trovano a fare i conti con il mondo ipocrita degli adulti, gli abusi di potere, il sessismo e il senso di colpa per essere nate femmine.

Lo stile di Beatrice si avvicina molto a quello delle altre due autrici, seppur mantenga una sua precisa personalità. Anche lei introduce nel testo frasi dialettali, che permettono di immergersi ancora di più all’interno della storia. La particolarità de La Malnata risiede nel fatto che è ambientato nel Nord Italia, precisamente a Monza, dettaglio inedito che mi ha molto colpita forse perché siamo spesso abituati ad associare certe vicissitudini agli ambienti del Sud. Negli ultimi anni sono usciti molti romanzi che parlano di ciò che è accaduto in passato nel Meridione, effettivamente mancava un equivalente che ci mettesse di fronte al fatto che anche il Nord, purtroppo, non era immune da certi orrori.

Come dicevo, le analogie tra L’amica geniale e il romanzo di Beatrice sono parecchie, ma c’è una differenza fondamentale. Mentre Lila e Lenù hanno un legame forte, ma sono spesso in conflitto tra loro e gelose l’una dell’altra, Francesca e Maddalena hanno un rapporto di amicizia più puro, fatto di condivisione e sostegno reciproco. Entrambe hanno una precisa personalità, ma si completano e nessuna cerca mai di prevaricare sull’altra.

L’autrice

Nata a Monza nel 1995, Beatrice Salvioni ha conseguito una laurea magistrale in Filologia Moderna presso l’Università Cattolica di Milano con una tesi sulle dinamiche della scelta nello storytelling interattivo. 

Beatrice Salvioni

Si è diplomata alla scuola Holden di Torino e ha vinto l’edizione 2021 del concorso per racconti inediti del Premio Italo Calvino con “Il volo notturno delle lingue mozzate”.

Ha praticato scherma medievale, ha scalato il Monte Rosa e ha sempre pensato che la cosa peggiore della vita sia la sua assenza di senso narrativo. Per questo ha deciso di dedicarsi alle storie, qualsiasi forma decidano di assumere.

Volevo che la mia vita fosse un’avventura. A nove anni ho messo calze e succo di mela in uno zaino e sono scappata. È durata fino al cancello di casa. Ma da allora ho cominciato a scrivere storie.

Beatrice Salvioni

“La Malnata” è il suo fortunato romanzo d’esordio che, a buona ragione, sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica.

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